Piazza Busacca e Chiesa del Carmine

Piazza Busacca, situata nel cuore di Scicli, è uno degli spazi urbani più significativi della città, crocevia di storia, arte e vita quotidiana. La piazza assunse l’attuale configurazione urbanistica a fine Ottocento, quando venne collocato nel 1884 il monumento a Pietro Di Lorenzo Busacca, ricco benefattore sciclitano. Attorno alla piazza si affacciano edifici di valore storico, come la Chiesa del Carmine, edificata dopo il terremoto del 1693. Il portale ogivale e il rosone gotico sono tra gli elementi originali sopravvissuti al sisma, testimonianza dell’architettura medievale. L’adiacente ex convento dei Carmelitani, oggi sede della biblioteca comunale, arricchisce ulteriormente il valore culturale del luogo. Piazza Busacca è oggi uno spazio vivo e partecipato, teatro di manifestazioni civili e religiose, punto di riferimento per residenti e turisti che desiderano immergersi nell’identità storica e sociale della città.

Chiesa di Santa Maria La Nova

La Chiesa di Santa Maria La Nova, situata nel centro storico di Scicli, ha origini antiche, con testimonianze documentate già nel XIV secolo. L’edificio subì gravi danni durante il terremoto del 1693 che colpì l’intera regione iblea, rendendo necessaria una lunga e complessa opera di ricostruzione. I lavori iniziarono nella seconda metà del Settecento e si conclusero solo nel 1857, quando la chiesa venne riaperta al culto. La facciata attuale, in stile neoclassico, è frutto di interventi ottocenteschi che ne hanno definito l’aspetto sobrio ed elegante. All’interno, la pianta a croce latina si sviluppa su tre navate decorate con raffinati stucchi e ospita opere d’arte sacra di grande valore. Sull’altare maggiore spicca la statua della Madonna della Neve, oggetto di particolare devozione da parte della comunità locale. La chiesa rappresenta un importante punto di riferimento religioso e culturale per la città di Scicli.

Chiesa di San Matteo

Simbolo storico e culturale di Scicli, la Chiesa di San Matteo domina l’omonimo colle, offrendo una vista panoramica mozzafiato sulla città e sul territorio circostante. Le sue origini risalgono all’XI secolo, rendendola una delle chiese più antiche e importanti della zona. Dopo i gravi danni subiti con il terremoto del 1693, l’edificio fu ricostruito in stile barocco, sebbene la facciata sia rimasta incompiuta, conferendo al complesso un aspetto unico e particolare. Per molti secoli la chiesa ha svolto il ruolo di chiesa matrice di Scicli, centro spirituale e punto di riferimento per la comunità, fino a quando nel XIX secolo fu sostituita dalla più grande e moderna Chiesa di Santa Maria La Nova. Attualmente chiusa al culto, con interni spogli ma carichi di storia, la Chiesa di San Matteo rappresenta un importante simbolo dell’identità storica della città e un suggestivo punto panoramico, amato da visitatori e residenti.

Chiesa e Convento di Santa Maria della Croce

La Chiesa e il Convento di Santa Maria della Croce sorgono sulla sommità del colle omonimo, noto come “colle della Croce”, nel cuore del centro storico di Scicli. Le origini del complesso risalgono probabilmente alla fine del XV o all’inizio del XVI secolo, come confermato dalla data “1528” incisa su un elemento decorativo laterale. Nel corso dei secoli, il sito ha subito diversi rimaneggiamenti, che ne hanno plasmato l’aspetto rinascimentale e barocco, in particolare dopo i danni provocati dal terremoto del 1693. Il complesso comprende una chiesa ad aula unica e un convento con un caratteristico chiostro interno, storicamente legati alla congregazione religiosa dei Crociferi. Gli interni, riccamente decorati, ospitano affreschi, stucchi e opere sacre di grande valore artistico e spirituale, rendendo questo luogo un punto di riferimento religioso, culturale e storico per la città di Scicli e i suoi abitanti.

Chiesa di San Michele Arcangelo

La Chiesa di San Michele Arcangelo si trova nel cuore del centro storico di Scicli, lungo la suggestiva via Francesco Mormina Penna, riconosciuta come Patrimonio UNESCO per il suo eccezionale valore artistico e culturale. Completamente ricostruita dopo il devastante sisma del 1693 che colpì il Val di Noto, i lavori per la sua edificazione iniziarono nel XVIII secolo e si conclusero intorno al 1750. L’edificio si distingue per la facciata semplice e armoniosa, realizzata in pietra locale, che ben si integra con il contesto architettonico circostante. L’interno, ad aula unica, è privo di decorazioni eccessive, ma conserva una forte atmosfera di spiritualità e raccoglimento. La chiesa è dedicata a San Michele Arcangelo, figura simbolica di protezione e giustizia, ed è considerata un significativo esempio di architettura religiosa barocca, testimonianza della fede e della storia di Scicli.

Chiesa di San Giuseppe

Fondata intorno al 1500 da Giannantonio Miccichè nel quartiere allora chiamato Pendino, oggi noto come San Giuseppe, la chiesa fu elevata a Grangia della Chiesa Madre nel 1598 per volontà del vescovo Don Giovanni Orosco. Il terremoto del 1693 provocò gravi danni all’edificio, che però fu ricostruito rapidamente seguendo linee architettoniche sobrie ed essenziali. Questo conferisce alla chiesa un’elegante maestosità contenuta, ben visibile ancora oggi. La struttura, a navata unica, è un esempio di barocco equilibrato, armoniosamente integrato nel tessuto urbano di Scicli. La chiesa rimane un importante punto di riferimento spirituale per la comunità del quartiere San Giuseppe, rappresentando inoltre un prezioso testimone dell’architettura post-sisma e della resilienza della città.

Convento del Rosario

Il complesso della Chiesa e Convento del Rosario, originariamente dedicato alla Madonna di Monserrato, è uno dei luoghi di culto più antichi e significativi di Scicli. La chiesa fu edificata nel 1516, come riportato dallo storico Rocco Pirri e attestato da un documento notarile del 1539 redatto da Militello. Nel corso dei secoli, grazie alla profonda devozione della popolazione locale, la struttura fu ampliata e arricchita. Situata sulla cima del Monte Campagna, la chiesa domina un panorama mozzafiato che abbraccia il territorio circostante e il mare, offrendo un contesto suggestivo e spirituale. Accanto alla chiesa si sviluppò il convento, che per lunghi secoli rappresentò un punto di riferimento religioso e culturale per l’area. Oggi il complesso continua ad essere utilizzato per il culto, ed è valorizzato attraverso iniziative culturali che ne conservano il fascino storico e l’importanza spirituale.

Piazza dell’Unità d’Italia e Chiesa di San Bartolomeo

La Piazza dell’Unità d’Italia è il cuore pulsante del centro storico di Ispica, nonché fulcro della vita sociale, religiosa e culturale della città. Al centro della piazza si erge la Chiesa di San Bartolomeo, dedicata al santo patrono, un imponente esempio di architettura barocca siciliana. La chiesa, costruita nel XVIII secolo, si distingue per la maestosa facciata a tre ordini, riccamente decorata con elementi in pietra locale, e per gli interni sontuosi, arricchiti da stucchi, altari marmorei e significative opere d’arte sacra. L’edificio custodisce il simulacro del santo, al centro della solenne festa di San Bartolomeo che ogni anno coinvolge l’intera comunità in una vibrante processione, eventi religiosi e civili. La piazza è anche luogo di ritrovo quotidiano, sede di eventi pubblici e mercatini. L’attenzione costante alla conservazione, attraverso restauri e interventi di valorizzazione, rende questo spazio un emblema dell’identità storica e culturale di Ispica.

Basilica di Santa Maria Maggiore e Loggiato del Sinatra

La Basilica di Santa Maria Maggiore a Ispica è uno dei più rilevanti esempi di architettura barocca del XVIII secolo in Sicilia. Situata nel cuore della città, fu progettata da Vincenzo Sinatra e si distingue per l’elegante facciata in pietra locale, armoniosamente suddivisa in tre ordini, e per il campanile che svetta con sobria imponenza. L’interno, a navata unica, è arricchito da pregevoli affreschi di Olivio Sozzi, altari marmorei e importanti opere d’arte sacra, tra cui spicca la statua dell’Immacolata. Adiacente alla chiesa si estende il celebre Loggiato del Sinatra, porticato monumentale che unisce funzione estetica e sociale, spesso utilizzato come cornice per eventi culturali, mostre e celebrazioni. Il complesso è stato dichiarato monumento nazionale e rappresenta un pilastro della spiritualità e della cultura locale. La basilica, insieme al loggiato, costituisce una tappa imprescindibile per chi desidera scoprire la storia artistica e religiosa di Ispica.

Basilica della Santissima Annunziata

La Basilica della Santissima Annunziata sorge a Ispica, in Piazza Santissima Annunziata, ed è uno degli edifici religiosi più significativi della città. Costruita tra il 1703 e il 1720, in seguito al devastante terremoto del 1693, la basilica presenta una facciata barocca a tre ordini, con una statua dell’Annunciazione nel terzo ordine. L’interno, a tre navate, è arricchito da stucchi attribuiti a Giuseppe Gianforma, raffiguranti scene bibliche. La chiesa ospita opere d’arte sacra, tra cui il “Cristo con la Croce”, una statua in stucco e cartapesta risalente ai primi decenni del 1700, portata in processione ogni Venerdì Santo. Il campanile e il loggiato settecenteschi completano il complesso architettonico. La basilica è sede di celebrazioni religiose, eventi culturali e rappresenta un importante punto di riferimento per la comunità di Ispica.