Palazzo Beneventano

Palazzo Beneventano è una delle massime espressioni del barocco siciliano, situato in Via Duca D’Aosta a Scicli, nel cuore del centro storico. Costruito nel XVIII secolo, il palazzo colpisce per la straordinaria qualità artistica della facciata, decorata con mascheroni grotteschi, mensole scolpite, figure allegoriche e balconi curvilinei in ferro battuto. Questo insieme di elementi crea un effetto scenografico di grande impatto visivo, che fonde simbolismo, ironia e fantasia in una sintesi unica. Citato da studiosi e storici dell’arte come uno degli esempi più significativi del barocco ibleo, il palazzo resta oggi non visitabile internamente, ma continua ad attirare visitatori, fotografi e appassionati per la sua bellezza straordinaria. È considerato uno dei monumenti simbolo di Scicli, patrimonio architettonico di rilievo internazionale.

Via Francesco Mormina Penna

Via Francesco Mormina Penna è una delle arterie principali del centro storico di Scicli, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO come parte del sito “Le città tardo barocche del Val di Noto”. La via si sviluppa in leggera discesa da Piazza Municipio, ospitando una successione di edifici che spaziano dal XVII al XX secolo. Tra i principali punti di interesse lungo la via si trovano la Chiesa di San Giovanni Evangelista, la Chiesa di Santa Teresa d’Avila, la Chiesa di San Michele Arcangelo e il Palazzo del Municipio, costruito tra il 1902 e il 1906 in stile eclettico neorinascimentale. La via è caratterizzata da un’armonica integrazione di stili architettonici, con facciate in pietra calcarea locale e decorazioni in stile barocco. È un luogo vivace e frequentato, sede di eventi culturali e manifestazioni religiose, nonché set della celebre serie televisiva “Il Commissario Montalbano”, dove funge da ambientazione per il commissariato di Vigata.

Fornace Penna

La Fornace Penna, situata nella frazione di Sampieri nel comune di Scicli, è un importante sito industriale storico completato nel 1912 in Contrada Pisciotto. Progettata per la produzione di laterizi, come mattoni e tegole, rappresentava un pilastro dell’industria ceramica locale, fondamentale per lo sviluppo economico dell’area iblea nel primo Novecento. Nel 1926, la fornace fu gravemente danneggiata da un incendio doloso, le cui cause rimangono avvolte nel mistero, che ne compromesse l’attività produttiva. Nonostante ciò, il complesso ha mantenuto la sua imponenza grazie all’architettura razionalista industriale, con grandi camini, strutture in muratura e spazi funzionali, che ne testimoniano il valore storico e tecnico. Oggi la Fornace Penna è valorizzata come luogo culturale e turistico, ospitando eventi, mostre e iniziative che celebrano la memoria industriale e tradizionale di Sampieri e del territorio circostante, fungendo da ponte tra passato e presente.

Palazzo Cosentini

Palazzo Cosentini, situato in Corso Giuseppe Mazzini a Ragusa Ibla, è un raffinato esempio di architettura barocca siciliana risalente al terzo-quarto quarto del XVIII secolo. Edificato per volontà del barone Raffaele Cosentini e del figlio Giuseppe, il palazzo si distingue per la sua facciata riccamente decorata, caratterizzata da balconi con mensole scolpite che raffigurano mascheroni grotteschi e animali simbolici. Tra questi spicca il celebre “balcone della maldicenza”, noto per la sua originalità e il significato evocativo. Sul cantonale del palazzo si erge una statua di San Francesco di Paola, protettore dei viandanti, che conferisce al luogo un valore spirituale oltre che artistico. Oggi Palazzo Cosentini ospita eventi culturali, mostre e iniziative che ne valorizzano il patrimonio storico e artistico, rappresentando un punto di riferimento nel cuore di Ragusa Ibla e un simbolo della ricchezza culturale del territorio ibleo.

Palazzo Spadaro

Palazzo Spadaro, situato in Via Francesco Mormina Penna a Scicli, è un raffinato esempio di architettura barocca siciliana risalente al XVIII secolo. La facciata si caratterizza per i balconi in ferro battuto elegantemente lavorati, portali in pietra locale finemente scolpiti e ricche decorazioni in stucco che sottolineano la nobiltà e il prestigio della famiglia che vi abitò. All’interno, il palazzo conserva ambienti di grande pregio artistico, con soffitti a cassettoni, sale affrescate e arredi originali d’epoca, che ricreano un’atmosfera d’altri tempi. Questi elementi raccontano la storia di una dimora aristocratica immersa nella tradizione culturale di Scicli. Oggi Palazzo Spadaro è aperto al pubblico come museo e ospita eventi culturali, mostre e iniziative, rappresentando così un importante punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico locale.

Palazzo Arezzo di Donnafugata

Palazzo Arezzo di Donnafugata, situato in Corso XXV Aprile nel cuore di Ragusa, è una storica e prestigiosa residenza nobiliare con origini che risalgono al XVIII e XIX secolo. L’edificio si distingue per la sua architettura eclettica, che combina influenze neogotiche e neorinascimentali, ben visibili nelle eleganti torri merlate e nelle ricche decorazioni della facciata. All’interno, il palazzo conserva affreschi raffinati, arredi d’epoca e dettagli artistici che raccontano la storia e il prestigio della famiglia Arezzo, proprietaria di questo importante monumento. Oggi Palazzo Arezzo di Donnafugata è un punto di riferimento culturale e turistico di grande rilievo per la città di Ragusa, aperto a visite guidate e ospitando eventi che ne valorizzano il patrimonio artistico e storico, contribuendo a mantenere viva la memoria e l’identità culturale locale.

Palazzo Fava

Situato a Scicli, in Piazza Italia, Palazzo Fava è una storica dimora che risale alla fine del XVIII secolo. L’edificio si caratterizza per la sua particolare articolazione urbana, con due facciate principali affacciate rispettivamente su Via San Bartolomeo e Via Castellana, che ne sottolineano la rilevanza nel tessuto monumentale e storico della città. In stile tardo barocco siciliano, il palazzo si distingue per eleganti balconi in ferro battuto, cornici modanate e sobri portali in pietra locale, elementi che ne valorizzano la raffinata presenza architettonica. Pur essendo attualmente di proprietà privata e non accessibile stabilmente al pubblico, Palazzo Fava rappresenta un importante contributo all’identità e al prestigio del centro storico di Scicli, uno dei gioielli del Val di Noto riconosciuto per il suo eccezionale patrimonio artistico e culturale.

Ponte Vecchio

Il Ponte Vecchio di Ragusa, noto anche come Ponte dei Cappuccini, si trova in Via Traspontino ed è uno dei simboli storici della città. Costruito tra il 1837 e il 1843, rappresenta un’importante opera di ingegneria ottocentesca, realizzata in pietra locale con una struttura ad arco che collega armoniosamente due storici quartieri cittadini, facilitando da sempre la comunicazione tra le aree urbane divise dalla vallata. Il ponte si distingue per la sua sobria eleganza e per l’integrazione paesaggistica che lo rende perfettamente coerente con l’architettura del centro storico. Utilizzato per oltre un secolo come principale via di transito, oggi è stato parzialmente pedonalizzato, diventando un luogo apprezzato da cittadini e turisti per passeggiate panoramiche, scorci fotografici e momenti di relax. Il Ponte Vecchio è così non solo un’infrastruttura storica, ma anche un punto identitario e suggestivo che racconta la storia urbana e sociale di Ragusa.

Grotte di San Bartolomeo

Le Grotte di San Bartolomeo si trovano in una stretta e verdeggiante vallata di Scicli, incastonate tra imponenti pareti di calcarenite che ne esaltano la suggestione naturale. Questo complesso rupestre è formato da numerose cavità scavate a mano nella roccia, utilizzate nei secoli passati come abitazioni trogloditiche, rifugi temporanei e magazzini per le comunità locali. Alcune grotte mostrano tracce di strutture architettoniche e scavi funzionali, a testimonianza di un uso continuativo e adattato alle esigenze della popolazione rurale. L’area circostante, con coltivi terrazzati e sentieri naturalistici, crea un paesaggio di rara bellezza che integra natura e storia. Oggi, le grotte rappresentano una preziosa testimonianza delle forme abitative tradizionali e della vita quotidiana nel territorio ibleo, offrendo un’occasione unica per immergersi nel passato rurale di questa parte della Sicilia.

Palazzo Bertini

Palazzo Bertini, situato lungo Corso Italia a Ragusa, è uno degli esempi più emblematici dell’architettura barocca civile siciliana del XVIII secolo. Edificato per una famiglia nobiliare locale, l’edificio si distingue per l’elegante facciata in pietra calcarea, impreziosita da balconi in ferro battuto sorretti da tre celebri mensoloni scolpiti, raffiguranti mascheroni grotteschi noti come “le tre maschere della commedia umana”: il nobile, il borghese e il popolano. Questi volti caricaturali rappresentano una satira sociale e sono considerati tra le decorazioni barocche più suggestive della città. All’interno si trovano soffitti affrescati, stucchi e decorazioni che riflettono il gusto raffinato dell’aristocrazia ragusana dell’epoca. Il palazzo è oggi un punto di riferimento culturale e artistico del centro storico, testimone della ricchezza storica, sociale e architettonica di Ragusa. Visitandolo, si coglie appieno lo spirito teatrale e simbolico del barocco ibleo.