Enogastronomia

La Testa di Turco di Scicli: un dolce leggendario da gustare e celebrare

Scopri la Testa di Turco: il dolce iconico di Scicli e la sua affascinante storia

La Testa di Turco, un dolce divino sia per il palato che per la storia che porta con sé, è diventata un’icona culinaria tipica di Scicli, la bellissima città barocca e una delle perle della destinazione turistica Enjoy Barocco. Questo delizioso dolce è strettamente legato alla celebrazione della festa della Madonna delle Milizie, un evento che commemora un capitolo epico della storia locale.

La leggenda della Madonna delle Milizie

La festa della Madonna delle Milizie, in programma l’ultimo sabato di maggio, celebra la figura della Madonna guerriera, che, secondo la leggenda, avrebbe combattuto al fianco dei Cristiani contro i Saraceni nel lontano 1091. Si narra che gli abitanti di Scicli e i Normanni, sotto la guida di Ruggero D’Altavilla, respinsero gli invasori grazie all’intervento miracoloso della Madonna. Questa figura diventò così la patrona della città, e la sua festa, celebrata con grande fervore e gioia, è accompagnata da una prelibatezza culinaria particolare: la Testa di Turco.

L’origine leggendaria della Testa di Turco

L’origine di questo dolce è avvolta nella leggenda. Si dice che dopo il fallimento del loro tentativo di invasione, i Turchi fecero ritorno alle loro terre e, in segno di resa o forse di riconciliazione, crearono un dolce a forma di turbante, riempito di ricotta. La Testa di Turco diventò così il dolce dei vinti, una deliziosa rappresentazione di una pagina di storia intessuta di mito e tradizione.

Un dolce disponibile tutto l’anno

Se un tempo la Testa di Turco era disponibile solo durante il periodo della festa della Madonna delle Milizie, oggi è possibile trovarla nelle pasticcerie di Scicli durante tutto l’anno. Nonostante la sua somiglianza con un bignè, l’impasto è molto diverso, con lo strutto che sostituisce il burro e conferisce al dolce un sapore unico e caratteristico. L’impasto, una volta cotto al forno, diventa un fragrante turbante che viene generosamente riempito con ricotta e scaglie di cioccolato, creando un connubio di sapori che delizia il palato.

Le varianti della Testa di Turco

Esistono anche varianti della Testa di Turco, alcune con una deliziosa crema bianca e cioccolato, che aggiungono ulteriori sfumature di gusto a questo dolce tradizionale. Ogni versione offre una nuova esperienza di sapore, mantenendo sempre la connessione con le sue radici storiche.

La sagra delle Teste di Turco

Ma la celebrazione della Testa di Turco non si limita solo al suo consumo. Ogni anno, durante i giorni della Festa delle Milizie, si tiene anche la Sagra delle Teste di Turco. In piazza Italia, le migliori pasticcerie di Scicli offrono il dolce nella sua versione tradizionale, permettendo ai visitatori di gustare questa prelibatezza culinaria in un’atmosfera festosa e gioiosa. Dopo aver assaporato una squisita Testa di Turco, si può assistere alla rievocazione della battaglia delle Milizie, immergendosi completamente nell’atmosfera storica e culinaria di Scicli.

Un patrimonio culinario e storico

La Testa di Turco non è solo un dolce, ma una testimonianza vivente della ricca storia e delle tradizioni di Scicli, che continua a deliziare e unire le persone attraverso i secoli.

Visita Scicli e lasciati conquistare dalla magia barocca e dalla deliziosa Testa di Turco. Un viaggio che soddisferà il tuo palato e arricchirà la tua conoscenza culturale!


Enogastronomia

Scopri il gusto autentico della Sicilia con Barbara

Racconti, ricette e segreti culinari

Nel cuore pulsante della Sicilia, tra le pittoresche città di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina, si distingue un mondo culinario che incanta i sensi e rievoca l’incanto di quest’arte. Un viaggio culinario senza fine attende coloro che si avventurano in questa terra, e nessuno lo sa meglio di Barbara Conti, una donna siciliana dalla fervida passione per la cucina.

Barbara è un’agente immobiliare di professione, Food blogger per vocazione, ma è in cucina che trova la sua vera vocazione. Il suo blog, “Fantasia in Cucina“, è un rifugio per gli amanti del cibo, dove condivide ricette, storie avvincenti e tradizioni culinarie tramandate nel tempo. Inizialmente concepito come un semplice diario di ricette, il blog di Barbara si è trasformato in un tesoro di informazioni culinarie, arricchito da racconti nostalgici e consigli preziosi.

La passione di Barbara per la cucina siciliana va oltre la mera preparazione di piatti; è una vera e propria “cibosofia”, una filosofia che intreccia alimenti, storia, cultura e tradizione. Attraverso il suo impegno online e la partecipazione a eventi gastronomici locali, Barbara promuove con fervore la ricchezza e l’autenticità della cucina siciliana.

Tra le strade di Scicli, Barbara consiglia di assaporare i prodotti tipici locali, dal fagiolo “cosaruciaru”, chiamato così per la sua dolcezza, al “cucciddatu scaniatu”, prodotto da forno con il formaggio e il pepe nero, ai ravioli di ricotta con il sugo legati alla leggenda di San Gugliemo Cuffitiedda, fino alla “testa di Turco”, il dolce legato alla Festa della Madonna delle Milizie. Immancabile il cioccolato di Modica con la sua particolare lavorazione a freddo e le “Mpnatigghie” i biscotti a forma di mezzaluna ripieni di carne e cioccolato che Sciascia chiamava il biscotto da Viaggio. Ma è d’obbligo anche assaggiare le scacce Modicane, differenti da quelle ragusane, che insieme ai Pastieri, specialità pasquali, sono il prodotto principale della rosticceria di Modica. Ad Ispica oltre alla scaccia che qui viene chiamata “votavota”, la cucina offre ottimi piatti a base di pesce fresco, pasta fresca fatta in casa e cotta nel forno a legna, cannoli, granita con la briosche e le famose Carote di Ispica insieme al Sesamo con il quale si prepara il Torrone che prende il nome di “Cubbaita”. A Santa Croce Camerina, almeno da visitare una volta nella vita ci sono le Cene di San Giuseppe, in onore dei festeggiamenti di San Giuseppe che si allestiscono nel mese di Marzo. Racchiudono un sunto dei piatti tipici tradizionali locali, una su tutte la “Principissedda co sucu fintu”, il primo piatto di pasta fresca tipica di San Giuseppe e il famoso “macallè” di ricotta o alla crema  A Ragusa l’immancabile scaccia Ragusana, la scaccia con la ricotta e le fave che sono di stagione, il macco di fave che talvolta viene servito con cicoria e bietole, i cavati conditi con il sugo di carne di maiale e i ravioli che sono i piatti tipici della domenica, lo sfoglio di ricotta e salsiccia piatto tipico natalizio e per finire  ” u pani ri pasta rura”.

Ma Barbara non si ferma qui. Oltre alla sua attività online, si impegna in una serie di progetti che la conducono sempre più a fondo nell’esplorazione della cucina dell’isola. Collabora con piccole aziende, condivide le sue esperienze tramite corsi e laboratori nelle scuole e continua a coltivare la sua passione insieme ai cuochi Iblei come membro attivo dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani (APCI) e dell’Associazione Italiana Food Blogger (AIFB). Attraverso queste associazioni, studia, degusta, cucina, scrive e condivide idee e conoscenze, raccontando storie culinarie autentiche e stimolanti.

Queste esperienze hanno significativamente ampliato la sua rete professionale e personale nel mondo della cucina e dell’alimentazione. Il suo spirito instancabile e la sua passione contagiosa la rendono un punto di riferimento per chiunque ami scoprire i segreti culinari della Sicilia.

Recentemente, Barbara ha ampliato ulteriormente il suo raggio d’azione collaborando con riviste specializzate, aziende e una scuola in particolare. I suoi progetti, incluso uno rivolto ai più giovani sul tema del cibo, mirano a raccontare e far conoscere il territorio e il ricco patrimonio delle ricette siciliane, con un approccio coinvolgente e educativo.

Prima di lasciarci le chiediamo: e se Barbara fosse un piatto? “Potrei dire che se fossi un piatto, sarei la pizza. Come la pizza, sono versatile e adattabile, in grado di essere gustato in molti modi diversi. Puoi apprezzarmi ogni giorno e ogni volta in modo unico, creando esperienze culinarie sempre nuove e appaganti”.

Fantasia in Cucina (giallozafferano.it)

Le Cene di San Giuseppe negli Iblei: (giallozafferano.it)

Enogastronomia

Enogastronomia d’eccellenza e turismo di qualità: i due ambiti su cui punta la “Terra Barocca”

Scopri “Enjoy Barocco” con Gambero Rosso

Immergetevi in un viaggio tra forme, colori e sapori con “Enjoy Barocco”, l’allegato speciale realizzato dal prestigioso magazine Gambero Rosso. Questo affascinante supplemento, distribuito in 44.000 copie lo scorso maggio in tutta Italia, è stato ufficialmente consegnato ai rappresentanti dei 5 Comuni del GAL Terra Barocca.

La cerimonia di consegna al Teatro Garibaldi di Modica

La cerimonia di consegna si è svolta sabato al Teatro Garibaldi di Modica. Presenti all’evento il presidente del GAL, Maria Monisteri, il direttore Salvatore Occhipinti, il caporedattore di Gambero Rosso, Stefano Polacchi, e la giornalista enogastronomica Clara Minissale.

Una destinazione turistica unica

“Enjoy Barocco” è una destinazione turistica unica, creata grazie alla collaborazione di quasi un centinaio di operatori del settore turistico, imprese agricole, fondazioni, diocesi e associazioni, con MediaLive come capofila. Questo progetto mira a valorizzare ulteriormente i territori dei Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Santa Croce Camerina e Ispica. Durante la cerimonia, i comuni erano rappresentati rispettivamente dal vicesindaco Gianni Giuffrida, dall’assessore Tino Antoci, dall’assessore Concetta Portelli, dal sindaco Peppe Dimartino e dall’assessore Giuseppe Barone.

Valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e culturali

Il supplemento speciale non solo mette in luce le eccellenze enogastronomiche della “Terra Barocca”, ma esplora anche le bellezze monumentali e naturalistiche di questi luoghi del Sud Est siciliano. È una guida preziosa per i turisti, offrendo suggerimenti su cosa visitare e vivere in questa terra ricca di cultura, storia, mare, natura e gusto.

Il marketing territoriale e il turismo esperienziale

Gli interventi di Polacchi e Minissale hanno evidenziato l’importanza del marketing territoriale legato all’enogastronomia e hanno sottolineato come il turismo esperienziale stia diventando sempre più centrale. Vivere esperienze culinarie uniche direttamente nei luoghi di produzione è la chiave per attrarre visitatori.

Coinvolgimento dei consorzi di tutela e degli operatori turistici

Durante la cerimonia, le copie dell’allegato sono state consegnate anche ai rappresentanti dei Consorzi di Tutela, come Enzo Cavallo per il Consorzio del formaggio Ragusano Dop e Nino Scivoletto per il Consorzio del Cioccolato di Modica Igp, oltre che a vari operatori del settore turistico e della ristorazione.

L’obiettivo di “Enjoy Barocco”

Maria Monisteri, presidente del GAL Terra Barocca, ha sottolineato: “Enjoy Barocco mira a far conoscere sempre di più la nostra area, anche al di fuori dei confini regionali, attraverso una combinazione di eccellenze enogastronomiche e percorsi turistici affascinanti. In un’epoca in cui è cruciale distinguersi nel mercato turistico, è essenziale puntare sul turismo esperienziale, come evidenziato dai dati e dalle parole di Stefano Polacchi. La Terra Barocca ha tutte le potenzialità per emergere”.

Un’esperienza turistica completa e indimenticabile

Con “Enjoy Barocco”, scoprirete una Sicilia che incanta con i suoi sapori, la sua storia e la sua bellezza naturale, offrendo un’esperienza turistica completa e indimenticabile.

Enogastronomia

Il dolce sapore di un viaggio: il cioccolato di Modica

Un’inconfondibile consistenza granulosa che solletica il palato e un sapore dolce e autentico che evoca storia e tradizione: il cioccolato di Modica è uno dei prodotti più rinomati della Terra Barocca. Questo pregiato cioccolato, prodotto nella Città della Contea, ha ottenuto la denominazione di prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta) grazie alla sua lavorazione artigianale e alla qualità degli ingredienti utilizzati.

La magia della lavorazione a freddo

Il segreto del cioccolato di Modica risiede nella sua tipica lavorazione a freddo. Alla massa amara di cacao, ottenuta dalle fave di cacao, viene aggiunto zucchero che, non sciogliendosi, conferisce al cioccolato la caratteristica granulosità e l’aspetto ruvido. Questa tecnica riprende l’antica ricetta degli Aztechi, portata in Sicilia dagli Spagnoli. Originariamente, questo dolce era una prerogativa delle famiglie nobiliari della città, come testimoniato da documenti d’archivio del casato dei Grimaldi risalenti al 1746. Successivamente, anche gli istituti religiosi iniziarono a produrlo, diffondendo ulteriormente la conoscenza di questa prelibatezza. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, i caffè di Modica si trasformarono in veri e propri laboratori di produzione di questo squisito cioccolato artigianale.

Un mondo di aromi e sapori

Il cioccolato di Modica tradizionale viene aromatizzato con vaniglia o cannella. Oggi, però, è possibile trovarlo in una miriade di varianti aromatiche. Dai classici peperoncino, mandorla e agrumi, alle varianti più eccentriche come melograno o grappa, questo cioccolato saprà conquistarvi con il suo gusto unico al mondo. Un elemento imprescindibile nella sua produzione è la scelta di ingredienti di altissima qualità, che, intrecciati sapientemente alla cultura e alla ricchezza del territorio, raccontano una storia di bontà che dura da secoli.

Un tesoro da scoprire

Assaporare il cioccolato di Modica significa fare un viaggio nel tempo e nella tradizione, scoprendo i segreti di un prodotto che è un vero e proprio tesoro della gastronomia siciliana. Se non l’avete ancora provato, lasciatevi tentare e preparatevi a un’esperienza sensoriale indimenticabile. Ogni morso racconta la storia e l’anima della Terra Barocca, un connubio di arte, cultura e sapori che rende questo cioccolato un prodotto davvero unico.